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Pubblicato il 12-11-2014

310 milioni d' euro è la stima dei costi sociali per Modena dovuti agli incidenti stradali nel 2013

A livello nazionale l’ammontare è valutato in oltre 30 miliardi di euro

Sono ancora in corso d’elaborazione, i dati relativi ai costi sociali rappresentati dagli incidenti stradali, per le conseguenze a cose e persone, da parte dell’ISTAT, sia per quanto riguarda il comparto nazionale, sia quello d’ogni singola provincia. A livello nazionale si parla di cifre che fluttuano tra i 27 miliardi d’euro e gli oltre 30. Come si nota si tratta d’importi equiparabili, annualmente, ad una manovra finanziaria abbastanza consistente che gravano sulla società e sul PIL.

Gli ultimi dati definitivi, pubblicati, risalgono al 2011. Facendo riferimento a quanto previsto, allora per ognuna delle singole voci interessate, si può ipotizzare che nel 2013 i costi sociali dell’incidentalità stradale, per Modena e provincia, si possano attestare attorno ai 310 milioni d’euro, per difetto. Questa cifra, abbastanza complessa da estrapolare per l’ampio contesto dei parametri che la compongono e secondo quanto espresso nel calcolo fatto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è suddivisa i tre macro voci. Per quanto riguarda Modena, i decessi comporterebbero un costo sociale stimato di 88 milioni d’euro, i feriti di 185 milioni e gli incidenti oltre i 35 milioni d’euro.

L’ Automobile Club Modena fa notare come, da questi dati, s’intuisca la necessità di fare interventi mirati, senza perdere tempo. Innanzi tutto a Modena si deve invertire la tendenza di tutti i parametri che vanno a comporre la cifra sovra esposta per l’incremento d’incidenti con conseguenze alle persone, adeguandosi alla tendenza nazionale dove invece si registra una riduzione.

La forbice nei decessi, con un divario del 25%, è troppo ampia ed ingiustificabile.
Bisogna impegnare risorse economiche nella prevenzione, per vedere di avere in circolazione, da una parte, dei mezzi più sicuri, meno inquinanti, e dall’altra una schiera d’automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni che abbiano un elevato livello coscienza civica e di responsabilità oggettiva su come si devono comportare quando si trovano sulla pubblica strada.

Da incrementare sono i controlli tecnici periodici, sui mezzi e quelli delle forze dell’ordine. In circolazione devono esservi solo mezzi corrispondenti alle norme ed essere utilizzati correttamente. Stesso livello d’attenzione deve essere rivolto allo stato normativo e psicofisico dei guidatori