Pubblicato il 10-02-2011
Jean Todt esorta la FIA in una campagna di sicurezza a favore dei pedoni
La determinazione di Jean Todt, presidente della FIA, è proverbiale, per i suoi trascorsi in Ferrari. Sta portando avanti una campagna per la Sicurezza Stradale mondiale che ha, tra i suoi obiettivi, la salvaguardia dei pedoni. I suoi uomini stanno monitorando l’efficienza e sicurezza dei passaggi pedonali in decine di città. Visibilità notturna e segnaletica, sono i parametri da incrementare. Devono: avvertire l’automobilista e consentirgli di approntare il massimo per sopperire ad una distrazione od errore del pedone. Fermarsi per tempo. 5 pedoni morti e 265 feriti nel 2009 a Modena sono troppi. L’Automobile Club Modena, da sempre, presta molta attenzione a questa tipologia d’utenza, la più “debole”, sollecitando e collaborando con le Amministrazioni Locali, per non abbassare la guardia, anzi.
Attenzione che: correva dall’anno 1938 e l’Automobile Club di Modena, “sede provinciale del RACI” (Reale Automobile Club d’Italia), era l’artefice, in collaborazione con il comune di Modena, di una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale dei pedoni.
“ I miei predecessori, alla presidenza, avevano già individuato il problema. Crearono un decalogo d’estrema attualità, nella più “caotica” viabilità d’oggi. Leggendolo non bisogna sorridere, ma comprendere come l’evoluzione dell’automobile chiedesse già, allora, di sensibilizzare la cittadinanza. -Commenta l’ing.Orlandi, presidente dell’A.C. Modena- L’A. C. Modena aveva la coscienza di sollecitare i modenesi a valutare, l’osservanza dei regolamenti stradali, come un atto di solidarietà sociale. Quella che oggi sembra essere dimenticata. ”
Tutto da rileggere facendolo proprio.
“Cito solo due voci. Entrambe legate all’enorme sviluppo dell’elettronica. Al punto 3 del decalogo, in negativo: la distrazione del pedone. E’ l’abitudine dei giovani di “spararsi” musica con gli auricolari, estraniandosi dal mondo circostante. In positivo: il punto 9, (scarsa prontezza di arrestarsi dei veicoli su strada bagnata e liscia). L’industria automobilistica ha fatto passi da gigante, con l’introduzione dell’ABS per gestire la frenata “ottimale” e con l’EPS per la stabilità.”
Al decalogo di allora il Codice della Strada ha aggiunto alcune voci molto importanti. Tra queste, ve ne é una disattesa e spesso con gravi conseguenze.
“Se non c’è un marciapiede, che separi dalla carreggiata, il pedone deve camminare sempre sul lato della strada che lo vede in direzione opposta al senso di marcia dei veicoli.” Ciò consente di visualizzare il comportamento dell’automobilista ed ovviare, in extremis, ad una sua disattenzione. Situazione cui non si può porre rimedio, se l’automobile giunge alle spalle. Parallelamente sarebbe necessario, nelle ore notturne, indossare bande catarifrangenti, possibilmente nella parte più bassa dei pantaloni, la prima illuminata dai fari di una vettura.